venerdì 25 maggio 2012

CAMMINA CAMMINA

CAMMINA, CAMMINA…
di Federica Gussago
                  
Un rumore forte, in mezzo al bosco.
Il battito del mio cuore.
Un fruscio, debole, quasi impercettibile.
La neve sciolta che cade dagli alberi.
Una goccia sulla mia fronte.
Le dite rosse e indolenzite dal freddo.
Il cielo azzurro, i raggi del timido sole riflessi nel bianco.
Il rumore dei miei passi.
Un’automobile grigia che mi passa vicino.
Il profumo dei pini.
L’aria fredda che brucia nei polmoni.
Un soffio di vento gelido che scompiglia i capelli.
Un tornante, una lastra di ghiaccio.
Scivolo e mi ritrovo seduta a terra.
Le mani tra la neve gelida, cercando di rialzarmi.
Alzo lo sguardo, un aeroplanino radiocomandato.
Cammino ancora, la strada non ha fine.
Sempre più vuota, sempre più su.
Lo scorrere di un ruscello tra sassi, neve e ghiaccio.
Gli occhi lucidi per l’aria pungente.
Sono quasi in cima.
Il mio respiro affannato.
Voci e risate in lontananza.
Due bambini che giocano a palle di neve.
Tante sagome colorate.
Profumo di inverno!
Ancora pochi sforzi e la vetta sarà mia.
Un sasso con le sembianze di un gattino.
La neve soffice sotto i miei piedi.
Sette laghi.
Tante luci.
Uno spettacolo unico.
Sono al Mottarone.

Ispirato al ricordo di una passeggiata invernale fatta qualche anno fa lungo la strada che porta al Mottarone: un racconto sensoriale

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